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VIA, PER L’ENNESIMA VOLTA, AI SALDI INVERNALI
Tra il 2 e il 4 Gennaio 2022 in tutta Italia inizia il periodo dei saldi: la Basilicata è una delle prime regioni a partire. Infatti il 2 Gennaio 2022 prende il via in tutto il territorio lucano la così tanto attesa stagione dei saldi invernali.
Tale data, dopo le tante incertezze legate alla pandemia, è stata confermata in virtù della delibera n. 527 del 28.06.2021 della Giunta Regionale, con la quale è stato stabilito che “dal 2 Gennaio al 2 marzo sono previsti i saldi invernali”
L’ADOC (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) come ogni anno, fornisce alcuni consigli utili e pratici per le tante famiglia che approfittano di questo periodo per effettuare maggiori acquisti.
Ecco i nostri suggerimenti per evitare di farsi “fregare” dai commercianti c.d. furbetti:
- Conservate sempre lo scontrino: i capi in saldo, a discrezione del venditore o intese diverse tra venditore e acquirente, possono essere sostituiti. Tuttavia, se il prodotto acquistato è difettoso o non conforme, scatta l'obbligo per il commerciante di sostituire o riparare il capo oppure, se impossibilitato a farlo, di ridurre il prezzo pagato o addirittura di restituire i soldi. Il difetto deve essere segnalato entro 2 mesi dalla scoperta.
- Attenzione ai fondi di magazzino: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” non deve essere “l’avanzo” di fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti, MA deve essere l’eccedenza invenduta della stagione in corso che culminerà con l’inizio di quella primaverile.
- Girate e confrontate: Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Inoltre, prima di comprare un prodotto, è possibile controllare sul proprio smartphone che il prezzo non sia più alto di quello praticato sul sito ufficiale.
- Lista degli acquisti: Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal negoziante. In questo modo ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di capi, magari acquistati anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Sulla versione online dei negozi, è possibile creare una “lista dei desideri”.
- Occhio ai super sconti: se l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. È un fenomeno “a rischio” soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldo.
- Fiducia: servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
- Negozi e vetrine: Ricordate che sulla merce in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo, infatti, deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”.
- Prova dei capi: non c’è alcun obbligo da parte del negoziante di farvi provare gli abiti ma è una facoltà rimessa alla sua discrezionalità. Ad ogni buon conto, il Nostro consiglio è quello di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
- Pagamenti: Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
Ricordatevi della pandemia e delle conseguenti restrizioni per la prova dei capi di vestiario.
Chi avesse bisogno di maggiori informazioni può rivolgersi all’Adoc, sede regionale della Basilicata, corrente in Potenza alla via D’Anzi n. 2 ovvero contattando il numero cell. 330788081 e mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Trasporto pubblico a Potenza
Più e più volte l’ADOC di Basilicata è intervenuta sulle criticità del trasporto pubblico (TPL) a Potenza.
Le indagini fatte dall’Associazione dei consumatori hanno dimostrato in modo inequivocabile che il servizio è costoso e inefficiente.
Nonostante le sollecitazioni, le dimostrazioni e le proteste, anche da pare di numerosissimi utenti, nulla è stato fatto.
Oggi l’Amministrazione comunale di Potenza si accinge a prorogare il contratto per il trasporto pubblico senza aver predisposto per tempo un nuovo progetto e senza aver verificato se le clausole contrattuali in scadenza siano state rispettate.
Una osservazione su tutte: a fine contratto ancora non funzionano le paline di segnalazione alle fermate dei bus. È normale?
Eppure, nel progetto di servizio era un elemento qualificante della mobilità della città.
Un’altra certezza?
Il servizio è scarsamente utilizzato!
I bus sono semivuoti e le scale mobili versano in uno stato di semi abbandono con le ragnatele che pendono dal soffitto e i corrimano che tingono di nero. I parcheggi di Viale dell’Unicef sono deserti e le persone per spostarsi sono costrette a usare le auto private.
È incredibile che per bandire il nuovo appalto del servizio di trasporto urbano si è dovuto ricorrere alla proroga del contratto attuale.
Ad oggi, nonostante gli impegni assunti, nessuno ha convocato i cittadini e le Associazioni di consumatori per illustrare il nuovo progetto di mobilità.
Delle due l’una: o non c’è ancora nessun progetto o l’amministrazione ignora la funzione essenziale delle Associazioni di consumatori.
Vogliamo ricordare a chi ci amministra che noi non siamo sudditi, vogliamo ricordare a chi ci amministra che siamo cittadini a cui assicurare i servizi, vogliamo ricordare a chi ci amministra che per quei servizi paghiamo le tasse e ci aspettiamo che funzionino.
Restiamo in attesa di sapere come l’Amministrazione comunale di Potenza intende spendere i nostri soldi per un servizio importante ma che oggi non funziona.
: ACTA e raccolta rifiuti. – Richiesta incontro
Sig. Amministratore,
registriamo, con dispiacere, il disprezzo che Lei ha nei confronti dei consumatori associati all’ADOC, FEDERCONSUMATORI e ADUSBEF di Potenza.
Sono trascorsi orami due mesi da quando Lei, adducendo motivazioni non condivisibili, ha rinviato l’incontro con i consumatori sul tema della raccolta dei rifiuti fissato verso la fine di Settembre scorso.
Ignorando la nostra richiesta di incontro in cui discutere e tentare di risolvere le criticità che riscontriamo quotidianamente attraverso le lamentele dei nostri associati Lei non fa altro che acuire il malcontento e la sfiducia verso l’ACTA che non merita questo biasimo.
Il disprezzo che Lei mostra nei nostri confronti rafforza la convinzione che i cittadini sono visti come vacche da mungere.
Resta il fatto che Potenza rimane etichettata come città sporca.
Noi riconosciamo lo straordinario impegno che operatori dell’ACTA mettono nello svolgimento della loro attività e vediamo come essi sopperiscono alla disorganizzazione servizio e, proprio per questo, ribadiamo per l’ennesima volta una richiesta d’incontro.
Ignorarci significa disprezzare i cittadini e costringerci a rivolgerci alle altre istituzioni per affrontare e risolvere i problemi che Lei o ignora o non è in grado di affrontare e risolvere.
Le ricordiamo che il compito di chi amministra è risolvere i problemi dei cittadini non di crearli!
Non potete chiedere ai cittadini collaborazione se ignorate le loro richieste.
Non potete sperare che inconcludenti decisioni prese sulla testa delle persone al chiuso delle vostre stanze possano essere passivamente accettate.
Al sindaco di Potenza che legge per conoscenza chiediamo di intervenire per rispettare l’impegno a discutere la carta dei servizi dell’ACTA e di vigilare sulla reale attività che essa svolge.