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DL bollette: misura insufficiente e temporanea

Non affronta i problemi strutturali del caro energia per la maggioranza delle famiglie e delle imprese
Pur apprezzando la misura del bonus temporaneo di 200 euro che va alle famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro e la possibilità per i vulnerabili di entrare nel mercato a tutele graduali fino al 2027, esprimiamo forte preoccupazione per la natura episodica e non strutturale in materia di caro energia.
Questo decreto conferma, ancora una volta, la tendenza a tamponare l’emergenza senza una visione strategica di lungo periodo, figlia di una gestione discutibile del passaggio al mercato libero per i soggetti vulnerabili. Nonostante le recenti fluttuazioni al ribasso, i costi dell’energia rimangono elevati, esposti alla volatilità del mercato internazionale e penalizzati da un insufficiente investimento nelle fonti rinnovabili che hanno costi inferiori.
Continua a gravare in modo inaccettabile sulle bollette, per oltre il 40%, il peso degli oneri di sistema, delle accise e dell’IVA, voci di spesa spesso scollegate dal costo effettivo dell’energia. A farne le spese sono, ancora una volta, lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, coloro che quotidianamente fanno i conti con salari e pensioni inadeguati, e le imprese.
Questo decreto rappresentava un’occasione cruciale per avviare una seria riduzione di tali oneri e per eliminare dalle bollette, già insostenibili, il canone televisivo, in linea con le sollecitazioni provenienti dall’Unione Europea.
In questo quadro, esprimiamo perplessità sulla contestuale introduzione di detrazioni fiscali per le auto aziendali, concesse in comodato d’uso gratuito, una misura che incide sulla fiscalità generale a beneficio di una ristretta cerchia di utenti.
Sollecitiamo il Governo affinché, superata questa fase di interventi contingenti, si affronti con determinazione la questione del caro energia, dello sviluppo delle energie rinnovabili e del disaccoppiamento del costo del gas. Ci chiediamo: se non ora, quando?Fino a  quando saremo costretti ad acquistare gas liquido dagli Stati Uniti a prezzi incontrollabili?

Ufficio dell’ASP di Potenza: le difficoltà che hanno molte persone ad accedere a questi uffici.

Vorremmo segnalare la posizione di un ufficio dell’ASP di Potenza allocato in via Ciccotti di fronte al Don Uva.

Dalle foto e dai filmati allegati alla presente si può notare le difficoltà che hanno molte persone ad accedere a questi uffici.  Infatti all’ingresso della strada di accesso c’è una sbarra che non permette l’ingresso alle automobili di privati. C’è una discesa e quindi di conseguenza una salita molto ripida e stretta che mette in difficoltà soprattutto le persone anziane e quelle così dette portatrici di handicap che si devono recare con frequenza più o meno ripetuta negli uffici lì posizionati per accedere alle prestazioni erogate da questo ufficio. Si tratta degli uffici dove si va a fare la scelta del medico curante o a ritirare, piò o meno spesso, presidi medico-saniatri.

Si chiede all’ASP di venire incontro ai cittadini che accedono a quella struttura e di allocare l’ufficio in una posizione sicuramente migliore a quella attuale senza doversi anche sobbarcarsi della fatica per affrontare quel tratto di strada ripidissimo e scomodo. E’ anche vero che la scelta del medico potrebbe essere fatta online ma si deve ricordare che un buon 60% dei cittadini di questa regione a ha superato i sessant’anni ed ha quindi difficoltà all’utilizzo delle tecnologie informatiche per accedere a questi servizi.